Il gasdotto è stato costruito da Blue Stream Pipeline, una joint-venture con sede in Olanda costituita dalla russa Gazprom e da ENI, con l’intento di diversificare le rotte di fornitura del gas russo alla Turchia ed evitare il passaggio in Paesi terzi.
I lavori di progettazione iniziarono nel 1997. Nel 1999 Gazprom ed ENI (tramite Saipem) firmarono il Memorandum of Understanding del progetto e il 16 novembre 1999 costituirono la Blue Stream Pipeline.
La costruzione della tratta in territorio russo, ad opera di Stroytransgaz, una branca di Gazprom, si svolse tra il 2000 ed il 2002, e quello della tratta offshore tra il 2001 ed il 2002 ad opera di Saipem.
L’opera è lunga nel complesso 1213 km – di cui 373 su suolo russo, 396 offshore e 444 su suolo turco. Il gasdotto fu aperto ai primi flussi di gas naturale nel febbraio 2003, ma alcuni ritardi nelle trattative tra Turchia e Russia sui prezzi del gas ritardarono l’inaugurazione ufficiale fino al novembre 2005.
La capacità massima di trasporto del gasdotto è stata calcolata in circa 16 miliardi di metri cubi di gas all’anno.
La Blue Stream Pipeline è proprietaria della sezione sottomarina del gasdotto, inclusa la stazione di compressione di Beregovaya, mentre Gazprom detiene e gestisce la sezione in territorio russo del gasdotto, e la parte in zona turca è detenuta e gestita dalla compagnia di energia turca Botas.
Maggiori informazioni: http://www.heatexchanging.it

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