Negli ultimi 30 anni, la rivoluzione informatica ha portato ad una radicale trasformazione del mondo in cui viviamo e lavoriamo, con un impatto paragonabile a quello della meccanizzazione e dell’elettricità nella prima e seconda rivoluzione industriale. Oggi, circa il 90% dei processi di produzione industriale è supportato dall’ICT (Information and Communication Technology).

La prima rivoluzione industriale, iniziata alla fine del 1700, ha riguardato soprattutto i settori tessile e metallurgico con l’introduzione della spoletta volante e della macchina a vapore; poi nella seconda metà del 1800 con l’utilizzo dell’elettricità, dei prodotti chimici e del petrolio si è parlato di seconda rivoluzione industriale. Negli anni ‘70, grazie all’esplosione dell’ICT è arrivata la terza rivoluzione industriale. Rivoluzioni, le prime tre, che hanno causato permanenti e profonde trasformazioni nella società: partendo dal sistema produttivo hanno coinvolto infatti il contesto economico con ricadute sociali significative.

L’evoluzione dell’informatica oggi vede la connessione attraverso Internet di un numero sempre maggiore di computer con capacità di calcolo in continua crescita e la fornitura di servizi di information technology tramite il cloud computing. Questo fenomeno è stato reso possibile anche grazie all’introduzione nel 2012 del nuovo protocollo Internet IPv62 che ha permesso di disporre di indirizzi IP sufficienti alla realizzazione di una rete universale diretta di oggetti intelligenti via Internet. Con l’introduzione dei concetti di Internet delle Cose e dei Servizi (Internet of Things and Services) stiamo avvicinandoci a quella che sarà la quarta rivoluzione industriale (Industry 4.02). In futuro, infatti, le imprese gestiranno reti globali che incorporeranno macchinari, sistemi di magazzinaggio e strutture produttive. Quindi macchine intelligenti, sistemi di immagazzinaggio dell’energia, siti produttivi che scambieranno informazioni, innescheranno azioni e si monitoreranno vicendevolmente in totale autonomia. Questa evoluzione porterà miglioramenti nei processi industriali manifatturieri, nelle attività di engineering, nell’impiego dei materiali, lungo la catena di fornitura e in generale nella gestione di tutto il ciclo di vita del prodotto. La fabbrica intelligente, figlia di questa rivoluzione, comporterà un approccio totalmente nuovo alla produzione che permette di soddisfare le richieste individuali dei clienti rendendo anche la produzione profittevole, oltre a realizzare cambiamenti last-minute nel ciclo produttivo delle industrie in modo da garantire gli alti livelli di flessibilità che una domanda sempre più dinamica vorrà chiedere.

Maggiori informazioni: http://www.heatexchanging.it

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