Il Trans Adriatic Pipeline (TAP) è uno dei più importanti progetti di infrastrutture energetiche in Europa.

L’Europa necessita di nuove fonti di gas naturale per soddisfare la domanda energetica nel lungo periodo, compensare la produzione interna in calo, rilanciare la crescita e diversificare gli approvvigionamenti.

La quota di gas nel mix energetico europeo è destinata a crescere nei prossimi decenni. Il gas è il più pulito dei combustibili fossili, ha quindi una marcia ambientale in più rispetto a carbone e petrolio e, soprattutto, costituisce un’opzione energetica valida e flessibile, insieme alle rinnovabili.

Le grandi risorse energetiche del mar Caspio offrono all’Europa un’imperdibile opportunità per vincere la sfida energetica. A fronte di una crescita economica energivora e di un’aspirazione collettiva a far parte dell’UE, l’Europa Sudorientale dovrà dotarsi di un portafoglio energetico bilanciato che includa il gas naturale.

Affiancando i gasdotti che già collegano i mercati europei a Russia, Africa e mare del Nord, il nuovo corridoio energetico del mar Caspio assicurerà una diversificazione degli approvvigionamenti, riducendo la dipendenza da un’unica fonte, concorrendo ad aprire una nuova rotta e offrendo all’Europa maggiori risorse di gas. Costituirà il tratto più occidentale del Corridoio Meridionale del Gas, complessa catena del valore di progetti del settore energia, che convoglierà verso l’Europa il gas naturale estratto nella seconda fase di sfruttamento del grande giacimento di Shah Deniz in Azerbaijan.

Molti Paesi dell’Europa Sudorientale dipendono da un’unica fonte di approvvigionamento, il che li rende particolarmente vulnerabili a eventuali interruzioni delle forniture e a prezzi non concorrenziali. Altri, come l’Albania, non dispongono neanche di una rete interna di distribuzione del gas e si affidano a carbone e petrolio per soddisfare il fabbisogno energetico.

TAP spianerà la strada all’afflusso di nuove fonti di energia in questi mercati, promuovendo lo sviluppo del comparto e contribuendo positivamente al bilancio ambientale grazie alla sostituzione di fonti fossili molto inquinanti.

Per maggiori informazioni: www.heatexchanging.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *