superconductive

In Europa la percentuale di energia rinnovabile utilizzata è in costante aumento, per esempio in Germania, l’energia solare ed eolica ha fornito all’incirca il 33% della produzione totale di energia elettrica nel 2015.

Chiaramente, la possibilità di utilizzare energia rinnovabile dipende dalle condizioni meteorologiche locali e dalla possibilità che l’energia elettrica generata possa essere trasmessa da un luogo all’altro. Con la tecnologia esistente, gli elettrodotti per linee elettriche aeree ad alta tensione sono la soluzione più economica, ma le popolazioni, che hanno le proprie abitazioni vicine ai tralicci, e i movimenti ambientalisti sono fortemente contrari al loro utilizzo.

Una valida alternativa sarebbe quella di mettere del rame o dell’alluminio nei cavi sotterranei ad alta tensione: questa soluzione è già usata nelle zone densamente popolate, ma è difficilissima da applicare in aree più ampie e meno popolate, le quali dovrebbero essere completamente raggiunte da cavi sotterranei, operazione molto costosa.

Già nel 1911 il fisico olandese Heike Kamerling Onnes aveva identificato ciò che poi verrà chiamato “superconduttore”. Egli scoprì che quando alcuni metalli vengono raffreddati fino a temperature prossime allo zero assoluto, perdono tutta la loro resistenza elettrica. Lo scienziato ha quindi suggerito che questi cavi superconduttori potessero essere ottimi mezzi per il trasporto di energia. Negli anni successivi furono portati avanti numerosi studi sui “superconduttori”, ma solamente nel 2001 in Giappone, si scoprì che il Diboruro di Magnesio diventa un superconduttore ad una temperatura di 39 gradi sopra lo zero assoluto. Nel 2011 presso l’Institute for Advanced Sustainability Studies (IASS) a Potsdam, in Germania, il fisico premio Nobel Carlo Rubbia ha avviato un gruppo di ricerca che studia i materiali superconduttori applicati al campo del trasporto dell’energia.

Il Diboruro di Magnesio è disponibile solo in forma di polvere, ma i ricercatori di un’azienda leader di Genova nel settore delle tecnologie d’avanguardia sul Diboruro di Magnesio ha scoperto che questo materiale si potrebbe produrre in lunghi filamenti riempiendo con la polvere tubi di rame e di nichel. Nel 2014, un primo test sul filo di Diboruro di Magnesio condotto al CERN, ha confermato che questo materiale potrebbe essere un’ottima scelta.

IASS e CERN stanno prendendo parte a uno studio che testerà a un cavo di Diboruro di Magnesio in condizioni simili a quelle di un futuro sistema di trasmissione di energia.

For more information: http://www.sesino.it/

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *