Nell’ambito del ciclo di produzione e trasporto del gas naturale (GN), il rigassificatore permette di riportare il prodotto dallo stato liquido (GNL) utilizzato nel trasporto marittimo a quello gassoso utile per il trasporto terrestre e il consumo finale. Il processo di rigassificazione viene avviato con l’attracco di una nave metaniera presso l’impianto di rigassificazione. Il gas normalmente viene trasportato in condizioni di pressione atmosferica e ad una temperatura di circa -163 °C, tuttavia è possibile che il trasporto avvenga, soprattutto quando si tratta di piccole navi, all’interno di serbatoi pressurizzati a temperature meno basse.
Il gas, ancora liquido, viene trasferito dalla nave ad un serbatoio di stoccaggio all’interno del rigassificatore, dove mantiene le stesse condizioni fisiche di trasporto. Successivamente viene inviato ad un vaporizzatore che, agendo sulla temperatura, effettua la gassificazione con l’espansione del gas, che torna allo stato naturale. La variazione di temperatura avviene in genere tramite lo scambio termico in fasci tubieri tra gas liquido e acqua di mare, che cede il proprio calore al gas; la pressione invece viene ridotta tramite l’espansione del gas in appositi serbatoi. A questo punto il gas può essere immesso nella rete di distribuzione.
I rigassificatori possono essere abbinati ad impianti che prevedono l’uso di basse temperature (ad esempio stabilimenti di surgelazione alimentare), “riciclando” l’energia frigorifera.
Maggiori informazioni: http://www.heatexchanging.it

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