L’Europa sta assistendo a un nuovo boom del fotovoltaico. Nel 2018, si prevede una crescita di oltre il 30 percento, in Germania e, in particolare, nei Paesi Bassi, in Spagna e in Francia e gli esperti prevedono che la distribuzione superi i 10 GW per la prima volta da anni. Lo scorso anno il mercato solare europeo, principalmente guidato da gare d’appalto e accordi di acquisto di energia, ha registrato una crescita annua del 28%, basata sullo sviluppo di 8,61 GW.
Intersolar Europe farà luce sui nuovi sviluppi nel mercato del fotovoltaico e sui cambiamenti che lo animano, dal 20-22 giugno 2018 a Monaco di Baviera.
In qualità di fiera leader a livello mondiale per l’industria del solare e i suoi partner, Intersolar Europe si concentrerà sull’ampio spettro di nuovi sviluppi che guidano la crescita nel mercato fotovoltaico. Sia i forum della mostra che la conferenza intersecolare che l’accompagna affronteranno le questioni relative al mercato europeo del fotovoltaico. Alcune sessioni della conferenza riguarderanno i singoli mercati europei, tra cui l’Italia e la Spagna; altri sono dedicati all’argomento PV Power Plants (pianificazione, costruzione, gestione, repowering) e future aree di investimento.
C’è un’ampia gamma di fattori di crescita che stimolano i mercati: gli sviluppi del mercato stanno diventando sempre meno dipendenti dai programmi di incentivi statali; stanno beneficiando di una diminuzione dei costi e dei progressi tecnici; inoltre, nuovi modelli di business e di marketing stanno generando nuove aree di business.
Le più brillanti prospettive di crescita sono anche dovute a un crescente impegno nei confronti dell’energia solare da parte di aziende quali EDF, Enel, E.ON, innogy, Statoil e Vattenfall.
In Italia, come in altri paesi, l’aumento della redditività è uno dei principali motori di crescita. Accordi di acquisto diretto o autoconsumo, così come un mercato di repowering, stanno dando un impulso decisivo nel paese. Ciò consente di espandere la capacità di impianti precedenti fino a 20 kWp senza che l’operatore perda la propria tariffa di immissione.

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