Conoscendo l’irradianza registrata in un punto, il numero di centrali raggruppate e la superficie media che occupano, si possono simulare le possibili fluttuazioni.

Iñigo de la Parra Laita, un ingegnere industriale dell’NUP / UPNA-Pubblica Università della Navarra, ha focalizzato la sua tesi di dottorato sull’integrazione nel grid di grandi centrali fotovoltaiche. Egli ha sviluppato un modello che è stato brevettato e che è in grado di simulare le fluttuazioni dell’energia fotovoltaica.
Uno dei problemi che gli operatori stanno affrontando è l’impossibilità di conoscere le variazioni di potenza che possono aver luogo in diversi punti del sistema in cui convergono varie stazioni fotovoltaiche. Per ottenere queste informazioni si potrebbero adottare logger di potenza in tutte le stazioni, ma questa è una soluzione molto costosa e, soprattutto, difficile perché le centrali tendono ad avere proprietari diversi.
Questa ricerca fa parte del progetto europeo ‘PVCROPS‘ (PhotoVoltaic cost reduction, Reliability, Operational performance, Prediction and Simulation), a cui collaborano le istituzioni di 7 Paesi; l’obiettivo è duplice: aumentare la quota di energia fotovoltaica in Europa fino al 30% e aumentare l’efficienza energetica dei sistemi fotovoltaici del 9% per tagliare il prezzo del kilowattora (kWh) di questa origine.
Anche se gli impianti fotovoltaici sono stati tradizionalmente piccoli e distribuiti, oggi la tendenza è quella di costruire grandi impianti fotovoltaici. Questo ha significato anche l’adozione di nuovi criteri d’azione (codici di rete) che comportano, ad esempio, che la variazione massima della potenza che una centrale fotovoltaica può iniettare nella rete elettrica entro un certo periodo di tempo è fissa.
Il lavoro di Iñigo de la Parra cerca di fornire una soluzione per questo scenario, in cui numerose aziende stanno prendendo in considerazione di che cosa hanno bisogno per creare un impianto fotovoltaico dove è richiesto il rispetto di tali codici. In primo luogo, è evidente che deve essere installato un sistema di stoccaggio, e la tesi ha quantificato i requisiti energetici in termini di potenza ed energia.
Per ulteriori informazioni: http://www.heatexchanging.it/

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