L’idrogeno è una tecnologia chiave per la decarbonizzazione e lo stoccaggio di fonti rinnovabili e svolgerà un ruolo cruciale nel garantire il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione europei e globali entro il 2050.
Snam ha avviato ufficialmente la sperimentazione dell’immissione di una miscela di idrogeno al 5% e gas naturale nella rete italiana. La sperimentazione, prima di questo genere in Europa, ha avuto luogo a Contursi Terme, in provincia di Salerno, e prevede la fornitura di H2NG (miscela di idrogeno e gas) a due imprese della zona, un pastificio e un’azienda di imbottigliamento di acque minerali.
Secondo il segretario generale di Hydrogen Europe, Jorgo Chatzimarkakis, l’idrogeno è la chiave per rendere più ecologiche le reti e integrare sempre più fonti rinnovabili nei nostri sistemi energetici, con l’obiettivo di raggiungere la completa decarbonizzazione del continente al minor costo per i consumatori e le imprese. L’Italia ha l’enorme potenziale per diventare l’hub europeo dell’idrogeno nei prossimi decenni perché ha la rete di gas più estesa già esistente ed è il paese di transizione verso il Nord Africa, dove la maggior parte dell’idrogeno verde proveniente dal solare sarà prodotta in futuro.
Un recente studio della società di consulenza Navigant, promosso dal consorzio Gas for Climate (di cui fa parte anche Snam), ha dimostrato che l’Europa ha un potenziale al 2050 di 270 miliardi di metri cubi di gas rinnovabile (circa 170 miliardi di metri cubi di idrogeno e 100 miliardi di metri cubi di biometano), in grado di facilitare il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione grazie alle infrastrutture esistenti con un risparmio annuo di 217 miliardi di euro rispetto a uno scenario che preveda un contributo minimo del gas.

L’amministratore delegato di Snam, Marco Alverà, ha dichiarato: “La prima iniezione di idrogeno in Europa in una rete di trasporto con fornitura diretta a clienti industriali – ha dichiarato Alverà – proietta Snam e il nostro Paese nel futuro dell’energia pulita. I gas rinnovabili come l’idrogeno green e il biometano, infatti, avranno un ruolo centrale nel mix energetico decarbonizzato oltre il 2050 insieme alle fonti rinnovabili tradizionali. L’idrogeno sarà sempre più importante nelle strategie di Snam, abbiamo le competenze e le tecnologie per diventare leader anche in questo settore. Abbiamo fortemente voluto avviare questo innovativo progetto nel Sud Italia e in Campania, a conferma del nostro profondo legame con il territorio”.
La sperimentazione della fornitura di H2NG proseguirà per circa un mese. Applicando la percentuale del 5% di idrogeno al totale del gas trasportato annualmente da Snam, se ne potrebbero immettere ogni anno in rete 3,5 miliardi di metri cubi, un quantitativo equivalente ai consumi annui di 1,5 milioni di famiglie e che consentirebbe di ridurre le emissioni di anidride carbonica di 2,5 milioni di tonnellate, corrispondenti al totale delle emissioni di tutte le auto di una città delle dimensioni di Roma o della metà delle auto di una regione delle dimensioni della Campania.

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