Quasi la metà del consumo primario di energia del mondo avviene nella fornitura di elettricità, riscaldamento e raffreddamento. La maggior parte di questa energia viene da centrali elettriche centralizzate nelle quali fino al 70% dell’energia disponibile viene sprecato. L’inefficienza di questo modello è inaccettabile e porta a considerevoli emissioni di CO2 e costi di funzionamento eccessivamente alti. Questi problemi potrebbero essere risolti passando dai sistemi tradizionali di generazione centralizzata dell’energia elettrica a una tecnologia efficiente di micro-generazione sul posto e una possibilità promettente su questa linea è la pila a combustibile a ossido solido (SOFC).

La tecnologia SOFC associa l’idrogeno e l’ossigeno in una reazione elettro-chimica per generare elettricità, gli unici prodotti di scarto sono vapore acqueo, calore e una modesta quantità di biossido di carbonio. L’idrogeno può essere fornito da combustibile a base di idrocarburi come il gas naturale, che è ampiamente disponibile per gli edifici domestici e pubblici. Per tre anni, il team del progetto TRISOFC ha lavorato per far avanzare questo tipo di tecnologia sviluppando un prototipo a basso costo, durevole e a bassa temperatura (LT) di SOFC per tri-generazione (raffreddamento, riscaldamento ed energia elettrica).

Il progetto si è ufficialmente concluso alla fine di luglio. Il team ha progettato, ottimizzato e costruito un prototipo di LT-SOFC per tri-generazione, basato sull’integrazione di una nuova SOFC a bassa temperatura e un’unità di raffreddamento essiccante. Gli altri componenti del sistema sono un processore di carburante per generare gas riformato e altre attrezzature per la parte rimanente dell’impianto elettrico (BoP) meccanico e di controllo.

In particolare, la temperatura di funzionamento del sistema TRISOFC è tra 500 e 600 gradi Celsius, rispetto alle normali SOFC che funzionano da 800 a 1000 gradi Celsius. Questo è importante perché permette di produrre BoP e altri componenti dipendenti dalla temperatura a partire da materiali dal costo relativamente basso, come l’acciaio inossidabile, e quindi potrebbe ridurre sostanzialmente i costi dei materiali e dei componenti.

Maggiori informazioni: http://www.heatexchanging.it

 

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