Aerolab Cnr è un nuovo laboratorio mobile dell’Isac-Cnr di Roma per la misura ad alta risoluzione temporale (minuti) delle proprietà ottiche e fisiche del particolato sospeso nell’aria (aerosol). Aerolab misura per esempio le concentrazioni risolte in taglia dell’aerosol, dalle nanoparticelle (10 miliardesimi di metro) al particolato ‘gigante’ (30 milionesimi di metro); misura la quantità di ‘black carbon’ in atmosfera, cioè del particolato nero e cancerogeno prodotto dalla combustione; misura le proprietà ottico-spettrali delle particelle, dalle quali deriva la loro capacità di alterare il bilancio radiativo terrestre, quindi il clima. Utilizzando uno strumento radar laser (chiamato ceilometer), misura infine la distribuzione del particolato con la quota, dai primi strati di atmosfera fino a 15 km di altezza. Questo strumento permette tra l’altro di identificare  la presenza in atmosfera di polveri sahariane, di nubi da incendi o da eruzioni vulcaniche o  di misurare ora dopo ora lo sviluppo verticale di quella porzione di atmosfera in cui viviamo chiamata “strato mescolato”, la cui estensione incide fortemente sulla concentrazione degli inquinanti che respiriamo al suolo.

Queste capacità di osservare, accanto ai parametri previsti dalle normative europee quali il PM2.5 e il PM10, inquinanti attualmente ‘non normati’, rendono Aerolab un mezzo mobile unico in Italia, in grado di misurare quelle grandezze che l’Organizzazione mondiale della Sanità (WHO) definisce di primaria importanza per la valutazione dell’impatto del particolato atmosferico sulla salute umana.

Realizzato nell’ambito del gruppo ‘Poemha’ dell’Isac, Aerolab ha fatto il suo esordio sul campo nel porto di Civitavecchia nel mese di Aprile 2016, nell’ambito della campagna internazionale coordinata dall’Isac-Cnr ‘Air-Sea Lab’ . In questa occasione Aerolab ospiterà anche strumenti avanzati per lo studio della chimica del particolato: uno spettrometro di massa dell’aerosol dell’Isac di Bologna ed un campionatore orario dell’Infn-Cnr per l’analisi dei singoli elementi contenuti nel particolato stesso, analisi che sarà effettuata presso l’acceleratore di particelle di Firenze. Questa configurazione rappresenta un optimum per la caratterizzazione di quelle ‘polveri fini’ i cui impatti sul clima del pianeta e sulla salute dei suoi abitanti risultano essere sempre più importanti.

Per ulteriori informazioni: www.sesino.it

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