Nel 2013, gli autoveicoli a gas immatricolati in Italia, unendo i nuovi e i convertiti, sono stati 93.534, contro gli 80.452 del 2012, con una crescita del 16,3%. Sulle strade italiane sono circa 750.000 i veicoli di questo tipo in circolazione. Secondo uno studio dell’Osservatorio Federmetano, struttura di ricerca sul metano per autotrazione, la regione in cui la crescita è stata maggiore è il Piemonte (+88%), seguita da Lazio ( 72,8%), Basilicata (43,6%), Puglia (37,1%) e Campania (24,6%). In controtendenza la Valle d’Aosta (-60,0%), seguita da Trentino (-27,3%), Friuli (-20,0%), Liguria (-5,6%) e Toscana (-3,9%).
In Europa sono in testa la Germania e la Polonia, due Paesi in cui la scelta del gas (GPL e Metano) come alimentazione per autotrazione è fortemente spinta dalle case automobilistiche. Anche il Pakistan, il Venezuela, l’India e la Cina hanno puntato molto su questi carburanti alternativi, visti i notevoli problemi di inquinamento che affliggono queste regioni.
Le ragioni di fondo di questo andamento positivo sono da ricercarsi in diversi fattori: il metano offre una grande convenienza economica rispetto alla benzina e al gasolio, garantisce bassi costi di gestione ed è un carburante a basso impatto ambientale che, tra l’altro, consente alle vetture di entrare nei centri storici delle città evitando i normali blocchi del traffico. Le stime parlano di un abbassamento dei consumi del 70% rispetto ai modelli a benzina, mentre le emissioni calano del 52%.
I veicoli alimentati a metano e a GPL diventano sempre più interessanti anche per le flotte aziendali. Sono sempre di più le aziende italiane interessate ai veicoli a metano e GPL, un trend confermato dal continuo aumento della gamma di veicoli alimentati a gas presenti sul mercato.

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