… maggiore sicurezza dell’approvvigionamento energetico grazie alla considerevole diminuzione delle importazioni di gas naturale, effetti positivi sull’ambiente

Questi alcuni dei benefici attesi dall’obiettivo di efficienza energetica fissato per il 2030 dalla Commissione europea. L’obiettivo del 30% proposto muove dai risultati già ottenuti: le costruzioni nuove usano metà dell’energia rispetto a quelle degli anni ’80 del secolo scorso e l’intensità energetica dell’industria è inferiore di circa il 19% rispetto al 2001.

L’obiettivo proposto è più elevato del 25% di risparmio energetico che sarebbe necessario per centrare l’obiettivo di una riduzione del 40% delle emissioni di CO2 entro il 2030. Il quadro di efficienza energetica proposto oggi vuole segnare nel contempo il giusto equilibrio tra benefici e costi.

Le previsioni attuali indicano che nel 2020 l’UE avrà realizzato un risparmio energetico del 18-19%, ma il conseguimento dell’obiettivo concordato del 20% resta possibile se tutti i paesi dell’Unione attueranno integralmente la normativa già adottata. La Commissione non intende proporre altre misure, ma esorta gli Stati membri a intensificare gli sforzi per centrare, collettivamente, l’obiettivo del 2020.

Ecco alcuni esempi di benefici comprovati per imprese e consumatori:

  • tra il 2001 e il 2011 l’intensità energetica dell’industria è diminuita nell’UE di circa il 19%;
  • grazie alla maggiore efficienza degli elettrodomestici (frigoriferi, lavatrici, ecc.), entro il 2020 i consumatori dovrebbero riuscire a risparmiare 100 miliardi di euro l’anno sulle bollette energetiche (465 euro circa a famiglia);
  • le costruzioni nuove consumano oggi metà dell’energia rispetto a quelle degli anni ’80 del secolo scorso.

La comunicazione vaglia anche gli effetti positivi dell’efficienza energetica sulla vita degli europei nei prossimi sedici anni:

  • ogni ulteriore punto percentuale di risparmio energetico dovrebbe ridurre del 2,6% le importazioni di gasnell’UE diminuendone la dipendenza dai fornitori esterni;
  • oltre al risparmio sulla bolletta, la maggiore efficienza energetica degli edifici recherà alle persone che vi vivono o lavorano benefici accessori: ad esempio, finestre e infissi migliori possono migliorare la qualità dell’aria e attutire meglio i rumori esterni;
  • le politiche di efficienza energetica apriranno nuove possibilità alle imprese europee, ad esempio nell’edilizia e nella produzione di macchinari e attrezzature, con conseguente creazione di nuovi posti di lavoro a livello locale.

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